
10 Ago In arrivo correttivi al Decreto “Parco Agrisolare”
Il Decreto Ministeriale, integrativo del c.d. Decreto “Parco Agrisolare” (D.M. n. 0140119 del 25 marzo 2022), è stato registrato dalla Corte dei Conti, e quindi in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Ricordiamo che il Decreto Mipaaf del 25 marzo 2022 fornisce le direttive della misura “Parco Agrisolare” del PNRR, a cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro per gli anni dal 2022 al 2026 e che siamo ancora in attesa dei relativi bandi di apertura.
Soggetti beneficiari sono:
1. imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
2. imprese agroindustriali, in possesso di un codice Ateco di quelli che saranno elencati in un avviso di prossima emanazione;
3. cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135, cod. civ. e cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, D.Lgs. 228/2001.
Sono esclusi dalla misura i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva con un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.
Obiettivo della misura è sostenere la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, eventualmente abbinati alla rimozione dell’eternit e amianto dai tetti o il miglioramento della coibentazione e areazione dei tetti stessi, anche al fine del benessere degli animali.
Modificando l’articolo 2, comma 3, viene previsto che per le aziende agricole di produzione primaria e le imprese attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.
Il Decreto Mipaaf prevede che nel caso in cui siano installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole è ammessa una ulteriore spesa, originariamente prevista in euro 1.000/kW a colonnina ora modificato per effetto del Decreto integrativo in euro 15.000,00.
Infine, vengono modificate alcune previsioni relative alle grandi imprese, infatti, queste ultime devono descrivere nella domanda la situazione in assenza di aiuti, indicare quale situazione è specificata come scenario controfattuale o progetto o attività alternativi e fornire documenti giustificativi a sostegno dello scenario controfattuale descritto nella domanda. L’Autorità concedente l’aiuto, ricevuta la domanda, verifica la credibilità dello scenario controfattuale e conferma che l’aiuto produce l’effetto di incentivazione richiesto. In particolare, lo scenario controfattuale è credibile quando è autentico e integra i fattori decisionali prevalenti al momento della decisione relativa al progetto o all’attività in questione da parte del beneficiario. L’importo dell’aiuto, inoltre, non dovrebbe superare il minimo necessario per rendere il progetto sufficientemente redditizio.