Le novità della Legge sul Made in Italy per l’agricoltura

Le novità della Legge sul Made in Italy per l’agricoltura

La L. 206/2023, rubricata “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2023, reca alcune interessanti novità anche per il settore agricolo.

Ad esempio, l’articolo 8 stabilisce che il Mimit, d’intesa con il Masaf, promuova lo sviluppo delle certificazioni di gestione forestale sostenibile e sostenga gli investimenti per la vivaistica forestale, la creazione e il rafforzamento di imprese boschive e di imprese della filiera della prima lavorazione del legno attraverso l’incremento del livello tecnologico e digitale delle imprese e la creazione di sistemi di produzione automatizzati lungo la catena produttiva, dai sistemi di classificazione qualitativa ai sistemi di incollaggio.

A tal fine, per il 2024, è prevista l’erogazione di:

15 milioni di euro di contributi a fondo perduto; e

10 milioni di euro di finanziamenti a tasso agevolato.

Con Decreto Mimit, saranno individuati:

– soggetti beneficiari dei contributi e dei finanziamenti;

– modalità di attuazione; e

– soggetto incaricato della relativa gestione, con oneri determinati nel limite dell’1,5% delle risorse destinate.

Il successivo articolo 9, con l’obiettivo di valorizzare la filiera produttiva degli oli di oliva vergini garantendone una maggiore qualità, con Decreto di natura non regolamentare del Masaf saranno stabilite le modalità di registrazione, nell’ambito del SIAN, delle consegne delle olive da olio ai frantoi oleari da parte dei commercianti di olive di cui al Decreto 10 novembre 2009. Le consegne e le registrazioni di cui al sopra devono avvenire entro 6 ore dalla consegna delle olive ai commercianti da parte degli olivicoltori.

Viene modificato l’articolo 16, comma 2, L. 9/2013, recante le norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini e rubricato “Obbligo di costituzione e aggiornamento del fascicolo aziendale”. In particolare, viene eliminato il riferimento al riconoscimento delle imprese ai sensi del Regolamento 1019/2002/CE, recante norme di commercializzazione dell’olio d’oliva, con la conseguenza che l’ambito soggettivo della norma diventa quello di tutte le imprese che provvedono all’annotazione nel registro ai fini della tracciabilità delle produzioni nazionali. Viene, inoltre, meno anche la sanzione accessoria della sospensione del riconoscimento per un periodo da 1 a 6 mesi.

L’articolo 33 prevede che il Mimit nel 2024 promuoverà il settore fieristico nazionale anche attraverso specifici finanziamenti alle imprese, in particolare nei settori in cui i costi dell’esposizione fieristica costituiscono per le imprese una barriera economica all’accesso, e agli organizzatori di manifestazioni fieristiche nazionali per sostenere iniziative di coordinamento strutturale e organizzativo volte ad accrescerne la presenza all’estero. a tal fine è autorizzata una spesa pari a 10 milioni di euro. Inoltre, per il 2023 promuoverà, attraverso specifici finanziamenti e incentivi per investimenti, i mercati rionali quali luoghi che svolgono, oltre alla funzione economica e di scambio, funzione di centri di aggregazione e di coesione cittadina, esprimendo forza attrattiva sul versante turistico anche in ragione della loro caratterizzazione culturale e artistica. A tal fine è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro.

Rilevante è l’articolo 36, rubricato “Mutui a tasso agevolato per l’acquisizione di imprese agricole da parte di imprese dello stesso settore” con cui viene modificato l’articolo 2, comma 132, L. 662/1996, relativo agli interventi finanziari dell’ISMEA in favore delle imprese che operano nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura. In particolare, viene previsto che l’Ismea, nei limiti delle risorse disponibili e nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato, concede mutui a tasso agevolato in favore di imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che attuano iniziative finalizzate all’acquisizione di una o più imprese operanti nel medesimo settore di produzione primaria o di prima trasformazione. Con Decreto Masaf, da adottare entro 60 giorni dal 27 dicembre 2023, saranno definiti i criteri e le modalità per la concessione dei mutui nonché l’importo e la durata massimi del finanziamento.

Il successivo articolo 37 prevede l’istituzione, nello stato di previsione del Masaf, con una dotazione ammontante a 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, un Fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande spiritose.

Da ultimo, si segnala l’articolo 38 che procede all’istituzione, sempre nello stato di previsione del Masaf un fondo con la dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 con il fine di sostenere le iniziative dei Comuni per il ripristino, la manutenzione e la valorizzazione delle infrastrutture di interesse storico e paesaggistico percorse dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione, l’alpeggio e altre pratiche tradizionali locali.