In arrivo i fondi per le filiere in crisi

In arrivo i fondi per le filiere in crisi

L’articolo 222, D.L. 34/2020, il cd. Decreto Rilancio, ha istituito un fondo, di importo pari a 500 milioni di euro per l’anno 2020, destinato a supportare le filiere agricole in crisi per il Covid 19.

Con decreto Mipaaf del 23 luglio 2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 215 del 29 agosto 2020, sono stati definiti criteri e modalità di attuazione del fondo.

L’articolo 3 precisa che il decreto gestisce 90 milioni di euro per l’anno 2020, destinati interamente al comparto dell’allevamento di animali.

In particolare, le risorse vengono così destinate:

– imprese agricole di allevamento di suini – fino a 20 euro per ogni capo di suino macellato nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 23 milioni di euro

– imprese agricole di allevamento di suini – fino a 18 euro per ogni scrofa allevata nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 7 milioni di euro;

– imprese agricole di allevamento di conigli – fino a 1 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020;

– imprese agricole di allevamento di caprini – fino a 6 euro per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020;

– imprese agricole di allevamento di ovicaprini – fino a 3 euro per ogni pecora e/o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020;

– imprese agricole di allevamento di vitelli da carne – fino a 110 euro per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020.

L’articolo 4, al comma 7, stabilisce la ripartizione dell’aiuto nell’ipotesi di sussistenza di un contratto di soccida, assegnando il 25% dell’importo al soccidario e il restante 75% al soccidante.

Il successivo comma 8 precisa che “Fermo restando il limite massimo individuato, l’importo unitario dell’aiuto è determinato in base al rapporto tra ammontare dei fondi stanziati e numero dei capi per i quali è stata presentata domanda di aiuto.”.

Ai fini dell’accesso agli aiuti, la domanda deve essere presentata al gestore secondo le modalità che devono essere definite dal gestore stesso entro 20 giorni.

Ulteriori aiuti sono previsti per l’ammasso privato di:

prosciutti DOP stagionati di età di almeno 18 mesi, per un periodo di stoccaggio pari a 90 giorni;

prosciutti DOP stagionati di età di almeno 15 mesi, per un periodo di stoccaggio pari a 90 giorni e destinati al congelamento al momento dell’inizio delle operazioni di stoccaggio, con conseguente declassamento ed esclusione dalle DOP; e

carni fresche o refrigerate di animali della specie bovina di età inferiore a 8 mesi.